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al testo di Dereck Louvrilanm
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Nella stanza d’attesa la visita è concessa per grazia del santo e non c’è festa per l’ambito seguente. È strano quanto gli sguardi ci rendano scorpioni e la coscienza somigli ad una rana. Lei sosteneva che i visi pazienti fossero volti altrove. Affermò che la speranza deve concedere al timore uno sguardo vuoto. E il vuoto è che la prossima ora potrebbe farsi senza i resti delle stagioni precedenti e non tanto a breve il diavolo si lascerà prendere per buon motore. L’errore fu dirglielo con queste parole. Che è come abbindolare la rana con la scelleratezza dello scorpione. Lei disse che per approdare sulla riva bisognava andare a fondo. E camminare vs corrente trattenendo il fiato come assuefazione. Era lucida ironica spietata. Oh, lei indubbiamente aveva sensibilità a fior di terra. Lungo la schiena saliva il grido come l’asino di Buridano: tirava tirava senza raggiungere la bocca. E si spense a vita.
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